Ipertermia: che cos’è e come viene usata in fisioterapia

Cosa si intende con ipertermia fisioterapica o fisio ipertermia?

Ipertermia: che cos’è e come viene usata in fisioterapia? Nel campo della riabilitazione fisica si definisce ipertermia, o fisio ipertermia, una termoterapia che riesce a trattare i tessuti di una regione corporea ben definita sfruttando lo stretto intervallo di temperatura in cui il calore ottimizza la sua efficacia terapeutica.

Tale intervallo si colloca circa da 41°C a 44.5°C, limite oltre il quale si verificano danni termici. Per una vastissima gamma di patologie dell’apparato muscoloscheletrico, l’innalzamento di temperatura entro questo intervallo provoca un aumento ottimale di afflusso sanguigno nella zona trattata (iperemia). Il maggior afflusso ematico stimola la naturale capacità di autoriparazione dell’organismo con notevoli effetti terapeutici:

  • accelera i processi metabolici;
  • accelera la rimozione di tossine;
  • facilita l’autoriparazione dei tessuti;
  • riduce il dolore.

 

Poiché parliamo di temperature comunque molto elevate, in riabilitazione fisica l’ipertermia è una termoterapia locale, necessariamente molto precisa e mirata, e dunque statica. In altre parole, una seduta di ipertermia non prevede l’applicazione dinamica di energia tramite un massaggio, come avviene ad esempio in una seduta di tecar terapia.

Il termine “fisio ipertermia” è utile a distinguere le termoterapie Easytech, sviluppate appositamente per un utilizzo in fisioterapia, dall’ipertermia usata in ambito oncologico.

Per concludere: in fisioterapia, il termine fisio ipertermia si riferisce a dispositivi  molto sofisticati, che in maniera controllata e assolutamente non invasiva, sfruttano per la riabilitazione fisica gli effetti benefici dell’iperemia che si hanno a livello locale nell’intervallo di temperatura strettamente compreso tra 41° e 44,5° C.

Ipertermia: che cos’è e come viene usata in fisioterapia

Quali sono gli ambiti di applicazione dell’ipertermia?

Con l’ipertermia è possibile trattare una vasta gamma di patologie dell’apparato muscolo-scheletrico, dalla traumatologia sportiva alle più comuni degenerazioni da invecchiamento.

In particolare, in ambito fisioterapico l’ipertermia si è rivelata uno strumento efficace nel trattamento di: 

  • lesioni muscolari 
  • tendinee
  • osteo-articolari
  • borsiti 
  • ematomi 
  • danni da sovraccarico
  • dolori post-traumatici 

 

Inoltre, mentre l’uso di alcune metodiche è legato ad una sola fase specifica del percorso riabilitativo, l’ipertermia è uno strumento versatile, utile sia nelle fasi più precoci dopo un infortunio che nel trattamento di patologie ormai cronicizzate, come una sindrome del tunnel carpale in fase cronica.

Per le sue caratteristiche di trattamento dolce e non invasivo, l’ipertermia trova applicazione soprattutto nelle prime fasi del percorso di riabilitazione. Nella fase iniziale di controllo della reazione infiammatoria, l’ipertermia coadiuva il lavoro del fisioterapista nel ridurre il dolore. In questa fase l’ipertermia è utile perché consente al paziente di ridurre l’uso di corticosteroidi o anti-infiammatori per controllare il dolore, in favore di una terapia meglio tollerata.

Successivamente, quando si tratta di ripristinare l’articolarità, l’ipertermia aiuta il fisioterapista a lavorare sull’elasticità e sull’estensibilità dei tessuti collagenici.

I nostri consulenti sono a tua disposizione per capire insieme come inserire al meglio la fisio ipertermia nel tuo centro o all’interno della tua offerta terapeutica.

Articolo precedente
L’isocinetica con Genu Plus
Articolo successivo
Scegliere un macchinario di fisio Ipertermia
Potrebbero interessarti anche