- Che cos’è la contrattura capsulare e perché avviene?
- Tecarterapia e contrattura capsulare del seno
- Come trattare la contrattura capsulare con T Care Plus?
- Quando è opportuno lavorare in atermia?
- Quali effetti è possibile ottenere con T Care Plus?
- Desideri maggiori informazioni su questo tema?
Che cos’è la contrattura capsulare e perché avviene?
La contrattura capsulare è uno degli effetti indesiderati più comuni dopo un intervento di mastoplastica additiva o ricostruttiva.
Quando si esegue un intervento chirurgico di questo tipo, viene posizionato un impianto o una protesi nell’area per aumentarne il volume e ottenere così il risultato estetico desiderato. L’impianto può essere posizionato in sedi differenti: retroghiandolare, retromuscolare o in sede parzialmente retromuscolare.
La contrattura capsulare si verifica quando il tessuto fibroso che ricopre naturalmente l’impianto diventa troppo duro e si ispessisce, talvolta comprimendo l’impianto.
Quando ciò accade, la paziente può avvertire dolore e indurimento del seno interessato, fino talvolta a notare una vera e propria deformazione della protesi stessa a discapito dell’aspetto estetico. La contrattura capsulare è infatti la prima causa di un secondo intervento ricostruttivo al seno.
Tecarterapia e contrattura capsulare del seno
La tecarterapia è uno dei metodi più efficaci per aiutare la paziente nel trattamento della contrattura capsulare. L’uso di radiofrequenze migliora l’elasticità della zona e riduce il dolore, contribuendo ad evitare alla paziente un secondo intervento. Per aumentare le probabilità di successo nel trattamento con la tecarterapia ed evitare l’aggravarsi della lesione è opportuno iniziare il prima possibile.
Come trattare la contrattura capsulare con T Care Plus?
I parametri che dobbiamo impostare nel nostro dispositivo T Care Plus dipendono dalle caratteristiche della paziente e dallo stadio della lesione. Si può dire che nel trattamento della contrattura capsulare generalmente viene utilizzato il manipolo capacitivo per lavorare sugli strati più superficiali del tessuto, ad una frequenza di 500 kHz se la protesi è retromuscolare o di 720 kHz se essa è retroghiandolare o parzialmente retromuscolare.
Quando è opportuno lavorare in atermia?
Qualora la lesione sia già cronicizzata, generalmente è possibile lavorare in modalità continua, mentre in fase di cronicizzazione è preferibile la modalità pulsata. Con la modalità pulsata infatti l’effetto termico è meno significativo, quindi generalmente meglio tollerato dalle pazienti, grazie ai brevi momenti di pausa tra gli impulsi che determinano una sensazione di calore più moderata.
Quali effetti è possibile ottenere con T Care Plus?
Il trattamento ripetuto con T Care Plus può portare ad una riduzione dell’indurimento della zona, ad un affievolimento del dolore e a una maggiore flessibilità dei tessuti, migliorando significativamente la qualità della vita delle pazienti.
Desideri maggiori informazioni su questo tema?
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