Cos’è il test isocinetico?
Il test isocinetico è un importante metodo di valutazione della performance muscolare e di prevenzione degli infortuni agli arti inferiori. Si utilizza come elemento di misurazione della forza concentrica o eccentrica del muscolo quadricipite e dei muscoli hamstring.
Il test isocinetico fornisce un’ampia serie di parametri per esplorare la funzionalità muscolare, tra cui il picco di momento di forza, cioè la forza massima che il soggetto riesce ad esprimere durante l’esercizio. Un’altra importante applicazione è il confronto fra la muscolatura dei due arti, per evidenziare eventuali situazioni di asimmetricità che possano condurre all’insorgere di una patologia muscolare, molto spesso a carico dei flessori.
I fattori di rischio per le lesioni muscolari
In accordo con recenti studi sull’epidemiologia delle lesioni in ambito sportivo, possiamo affermare che uno dei traumi con maggiore incidenza nell’ambito delle lesioni muscolo-tendinee, è legato a quelle dei muscoli flessori di ginocchio.
Tra i fattori di rischio intrinseci per quanto riguarda le lesioni muscolari della coscia consideriamo sicuramente l’effetto della dominanza di un arto sull’altro e lo squilibrio muscolare tra estensori e flessori del ginocchio.
A rigor di logica in molte discipline sportive si potrebbe ragionevolmente supporre che il fatto di privilegiare, nell’espletamento dei gesti atletici previsti dal modello prestativo, un arto rispetto al controlaterale possa rappresentare per quest’ultimo un rischio maggiore di incorrere in lesioni acute e per l’altro andare incontro a lesioni da “overuse”.
Ormai è noto che un ridotto livello di forza muscolare e/o uno squilibrio sono comunemente considerati fattori di rischio, soprattutto per quanto riguarda gli hamstring.
Hamstring e rapporto funzionale
Alcuni dati poi indicano che un corretto rapporto convenzionale tra la forza concentrica di Q e H (con dati normativi in base ai differenti autori e alle differenti velocità di esercizio) si debba attestare tra 0,6 e 0,7 e che in questo caso costituisca un fattore protettivo per quanto riguarda soprattutto i muscoli flessori.
Il razionale che giustifica tale ipotesi è che una muscolatura degli hamstring con un grado di forza insufficiente non potrebbe contrastare efficacemente la flessione dell’anca e la contestuale estensione della gamba sulla coscia durante i vari gesti sport specifici.
Per valutare la funzione degli hamstring è stato quindi introdotto il così detto rapporto funzionale.
L’H/Q funzionale è definito come il rapporto tra il picco di forza degli H durante una contrazione eccentrica e il picco di forza di Q durante una contrazione concentrica.
Numerosi articoli hanno dimostrato come asimmetrie o squilibri nel rapporto H/Q funzionale, riportato in letteratura come “muscle imbalance”, hanno dimostrato di influire in modo significativo sull’incidenza di lesioni muscolari.
Il ruolo della metodica isocinetica
Si deve segnalare che le velocità angolari con le quali si effettuano i test isocinetici sono molto lontane da quelle che si presentano in caso di attivazione naturale. Ciononostante la metodica isocinetica in modalità eccentrica ha dato prova di buone evidenze scientifiche per ciò che riguarda sia la prevenzione che la riabilitazione delle lesioni degli hamstring.
Inoltre la sua alta riproducibilità la rende un’ottima metodica per testare le capacità di forza degli hamstring e per verificare i rapporti tra muscolatura flessoria e estensoria della gamba sulla coscia.
Dott. G. Martelli, dottore in medicina sportiva